venerdì 11 aprile 2008

Palestina e dintorni - Jenin, Jenin



15 aprile 2008, ore 18.00

Aula G1, Palazzo S. Tommaso,
Università di Pavia


Jenin, Jenin

Un film di Mohammed Bakri

Presenterà il film Alda Radaelli (giornalista)



Nell'aprile del 2002, a Jenin, Israele lanciò l’operazione “scudo di difesa” in risposta ad attentati suicidi, essendo alcuni dei kamikaze stati reclutati proprio lì, tra i disperati.
Il campo ospitava circa 14 mila palestinesi in pochi chilometri quadrati. Sarà un massacro senza precedenti, che colpirà anche civili indifesi: donne, vecchi e bambini. Più di un quarto dei profughi, che già vivevano in condizioni pessime, si troveranno le case distrutte o inagibili, perché colpite dall’artiglieria dei tank o degli elicotteri o abbattute dai bulldozer blindati.



Scheda Tecnica

Paese: Fr.-Ger.-Marocco
Anno: 2002
Durata: 54 min
Regia: Mohammed Bakri
prodotto da Iyad Tahar Samoudi, Mohammed Bakri

Jenin, Jenin è un grido di dolore, di angosce inenarrabili, di rabbia e di desiderio di vendetta, di umanità. Bakri sparisce come presenza fisica o come voce fuori campo, non ricostruisce, neppure informa. Sono soltanto i volti e le parole dei profughi che informano, accusano, mostrano, processano, maledicono, resistono. Sono corpi e volti che sono colpiti alle radici della loro vita, della loro identità, delle loro storia. Ed alcuni di questi volti sono indimenticabili: un muto che mima efficacemente gli eventi a cui ha assistito; l'uomo che mostra la casa distrutta, elencando le tracce ridotte in macerie (il letto dove è morto suo padre, il fico di 52 anni, le pietre di cui essa era costituita); il giovane combattente lucido e sarcastico, che alla fine non trattiene una lacrima parlando della sua impotenza in quei giorni; un venditore di mercato che fa del gustosissimo teatro di strada fingendo di telefonare a Bush; e sopratutto la straordinaria ragazzina (avrà avuto allora 11-12 anni) lucida nel flusso ininterrotto di parole, di amore e di odio, poetica nelle sue metafore, determinatissima.

Mohammed Bakri

Il regista Mohammed Bakri è un attore che ha lavorato con grandi autori palestinesi ed israeliani e noi lo conosciamo soprattutto per l’interpretazione di uno dei più bei film italiani di questo inizio secolo, Private di Saverio Costanzo, per cui è stato premiato come miglior attore protagonista al festival di Locarno del 2004.

Alda Radaelli

Giornalista, collabora con varie testate su temi connessi con razzismo e multicultura, in questo filone ha pubblicato fra l'altro due libri sull'assedio di Sarajevo - SABUR, RACCONTI D'AMORE E DI MASSACRO, uscito nel 1997, verrà riedito a settembre dalle edizioni "Infinito".

1 commento:

Unknown ha detto...

ancora una volta, grazie mediorientarsi. un "tassello" molto interessante e toccante. irene